Vivere con il diabete

Cos’è il diabete

Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzatada un'eccessiva quantità di glucosio nel sangue. La causa va ricercata in un difettodi funzionalità o di produzione - da parte del pancreas - di insulina, l’ormoneche regola il livello di glucosio nell’organismo.

Esistono due forme di diabete, di tipo 1 e di tipo 2. Allequali si aggiunge anche il diabete gestazionale, specifico appunto delle donnein gravidanza.

Il diabete di tipo 1, definito anche diabete giovanileper la sua predisposizione a svilupparsi nell’infanzia e nell’adolescenza, èuna malattia autoimmune. In particolare il sistema immunitario, identificandole cellule Beta del pancreas come estranee o dannose, le distrugge riducendo laproduzione di insulina.

Sintomi del diabete

Il diabete è contraddistinto da una serie di sintomi:

  • Poliuria, l’aumento del volume delle urine edella frequenza di minzione
  • Polidipsia, l’aumento della sete
  • Polifagia, aumento del senso di fame se accompagnatoda calo del peso
  • Affaticamento e stanchezza (nel tipo 1 siverificano entrambi, nel tipo 2 si accusa solo stanchezza)
  • Vista offuscata

Cause alla base del diabete

Gli studi sul diabete hanno individuato una serie dicause alla base della malattia:

  • Fattori genetici, con maggiore predisposizioneper le persone che hanno genitori o parenti già malati di diabete di tipo 1;possono anche essere alla base del diabete di tipo 2
  • Fattori ambientali, con possibilità per chi hagià predisposizione di contrarre il diabete di tipo uno da un’infezione virale
  • Obesità è una delle cause del diabete di tipo 2
  • Dieta non equilibrata, ricca di zuccheri che puòcausa del diabete di tipo 2
  • Sedentarietà può causa l’insorgenza del diabetedi tipo 2
  • L’età avanzata incrementa il rischio, superati i40 anni può insorgere il diabete di tipo 2
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Il diabete el’alimentazione

Una corretta alimentazione è fondamentale per conviverecon il diabete. Dunque, una dieta equilibrata è un elemento essenziale per isoggetti diabetici, per diversi motivi.

In primis perché il livello glicemico è legato ancheall’assunzione di carboidrati (zuccheri) ingeriti. L’assunzione di grassi vacontrollata per correggere la dislipidemia, uno dei sintomi del diabete di tipo2. Va dunque anche controllato un eccessivo peso corporeo - spesso legato aldiabete di tipo 2 -, con l’assunzione di calorie in numero inferiore rispetto aquelle consumate.

Una dieta equilibrata va stabilita con un dietista epersonalizzata tenendo conto di diversi fattori fondamentali:

  • Età del paziente
  • Tipo di diabete
  • Terapia
  • Obiettivi di peso corporeo
  • Consuetudini alimentari
  • Disponibilità economiche
  • Eventuale attività fisica o sportiva

Un’ulteriore specificità per la dieta riguarda le donnecon diabete gestazionale e le donne diabetiche in stato di gravidanza.

Cos’è l’indice glicemico

L’indice glicemico è un valore che riguarda la rapiditàcon cui gli alimenti contenenti carboidrati (zuccheri) fanno aumentare laconcentrazione di glucosio nel sangue (glicemia). Indica dunque l’incrementoglicemico derivante dall’ingestione di una porzione di un alimento rispetto auno di riferimento (glucosio o pane bianco), a parità di contenuto dicarboidrati.

L’indice glicemico è espresso in termini percentuali: unalimento con IG al 50% comporta un aumento della glicemia pari alla metà diquello indotto dal glucosio oppure dal pane bianco. Un classico esempio diconfronto riguarda 50 grammi di carboidrati contenuti in 100 grammi di fagiolisecchi (alimento con basso IG) che hanno un impatto nettamente minore sullaglicemia, rispetto allo stesso quantitativo di carboidrati contenuti in 90grammi di pane (alimento con elevato IG).

Un altro strumento di valutazione è il cosiddetto caricoglicemico (CG), differente rispetto all’IG. Quest’ultimo tiene conto dellaqualità dei carboidrati, mentre il carico glicemico riguarda la quantità deicarboidrati e esprime meglio l’impatto dei carboidrati sulla glicemia. Completadunque la valutazione della risposta glicemica a un alimento.

Il carico glicemico si calcola moltiplicando il valoredell’indice glicemico per la quantità dei carboidrati dell’alimento diviso 100.

La “combinazione” di IG e CG è molto utile per misurare glieffetti sulla glicemia di un pasto composto da pietanze con IG differenti traloro. Il carico glicemico dell’intero pasto si calcola moltiplicando lapercentuale di carboidrati di ciascun alimento per il suo indice glicemico,addizionando poi i singoli risultati ottenuti.

L’indice glicemico può variare a seconda di differenti fattori:

  • Contenuto di grassi e proteine del pasto
  • Contenuto in fibre
  • Processo tecnologico di produzione degli alimenti
  • Tipo di cottura
  • Durata della cottura
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